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Emilia-Romagna

Cestisti in spiaggia

Dall'uno al tre giugno l'Eurocamp di Cesenatico ha ospitato la 15esima edizione di "Basket d'a…mare". Per l'incrocio tra sport e divertimento, impegno sociale e competizione, la manifestazione rappresenta un fiore all'occhiello della pallacanestro Uisp

Un'azione sui campi di "Basket d'amare" a Cesenatico - Foto di Matteo Angelinidi Vittorio Martone

dall'ultimo numero di Fuori Area (luglio 2012)

CESENATICO - Bagnolo di Po è un paese di 1400 abitanti nella provincia di Rovigo. Il nome lascia intuire, oltre alla vicinanza con il grande fiume, l'abbondanza di acqua che storicamente caratterizza il luogo. Noto per essere stato uno dei comuni devastati dall'alluvione del Po del 1951 (e anche per avere dato i natali a Lele Mora), Bagnolo di Po ha anche un'omonima società sportiva, attiva da 15 anni tra il rodigino e il padovano, che riunisce quattro squadre giovanili, due aquilotti e due esordienti, insieme a due squadre senior, una amatoriale che gioca nel campionato Uisp e la prima squadra che partecipa invece a quello federale in prima divisione. "Ma lavoriamo tanto con i bambini - afferma il suo presidente Luca Dolfini - soprattutto nelle scuole, facendo avviamento al basket. Con la nostra associazione un po' suppliamo alla mancanza di più ore di attività motoria, un po' cerchiamo di far capire ai piccoli la bellezza di questo sport". "E loro si appassionano molto - sottolinea Nicolò Galdi, istruttore di minibasket della Bagnolo - e sono interessati. Poi si uniscono e legano sempre di più, secondo me perché il basket per i bambini è uno sport buono: è di squadra, ci si aiuta molto a vicenda e i ragazzini si esaltano a giocare tutti insieme per arrivare a un obiettivo comune".

Luca e Nicolò li ho incontrati a bordo di un campo di pallacanestro, con i piedi nella sabbia, a Cesenatico. L'occasione era quella di "Basket d'a…mare", manifestazione di pallacanestro organizzata dalla Uisp Forlì-Cesena che dall'uno al tre giugno ha radunato presso l'Eurocamp circa 800 cestisti di ogni specie. Nel torneo si gioca 5 contro 5 in partite da due tempi di dieci minuti. La partecipazione si basa sullsa formula open, che non prevede per i giocatori obblighi di tesseramento di alcun tipo. Ci sono però alcune limitiazioni: non possono giocare, tra gli uomini, i tesserati di serie A e B e tra le donne quelle che militano in serie A, pur essendo ammessi due fuoriquota per ogni squadra. Questo comporta dunque la presenza di un tasso tecnico parecchio elevato di molte squadre, che si mescola all'atteggiamento di molti altri team animati esclusivamente dallo spirito goliardico. "Proprio quest'incrocio è la bellezza di Basket d'a…mare - racconta Maurizio Prati, organizzatore dell'evento - che nasce quindici anni fa come torneo open sulla strada. Per i primi otto anni abbiamo giocato sul lungomare di Cesenatico tracciando i campi con il gesso sull'asfalto. Poi da sette anni abbiamo trovato questo villaggio sportivo che ci ospita e permette alle squadre di avere campi, vitto e alloggio tutto nello stesso luogo. Una cosa che comporta un grande vantaggio perché riusciamo a costruire più aggregazione tra i partecipanti, che sono sempre in aumento. Lo spirito della manifestazione infatti è principalmente legato al divertimento e all'aggregazione. Da qui nascono progetti in comune tra le squadre, gemellaggi che poi producono sviluppi positivi per tutto il movimento del basket Uisp e non solo".

Uno spirito che si riesce a preservare anche grazie al contributo dei 25 arbitri, provenienti da tutta Italia, abituati a gestire un torneo in cui aggregazione e promozione si sommano anche a un ottimo livello di gioco, soprattutto tra le squadre femminili. "Sono tutti amici - sottolinea Francesco Fabbri, responsabile del settore arbitrale della manifestazione -, gente che partecipa da anni, che sa com'è il torneo e che si dà da fare anche al di là della gestione delle partite. Tra l'altro la loro partecipazione è assolutamente gratuita e volontaria. Inoltre, questa manifestazione sta raccogliendo molti arbitri giovani che abbiamo deciso di affiancare alla gente più attempata, per coinvolgerli, formarli e farli crescere anche come esperienza".

L'edizione 2012 di Basket d'a…mare si è svolta a pochi giorni di distanza dalle due scosse di terremoto, quelle del 29 maggio, che hanno causato i danni peggiori e il maggior numero di vittime in Emilia. Per questo gli organizzatori hanno scelto di devolvere la cifra di 3 euro per ognuno degli 800 partecipanti al torneo a sostegno delle popolazioni terremotate. "Anche per questo tipo di approccio Basket d'a…mare rappresenta sicuramente - afferma Giorgio Gollini, coordinatore del basket Uisp Emilia-Romagna - uno dei fiori all'occhiello del nostro movimento di pallacanestro, non solo a livello regionale ma su tutto il territorio nazionale. Credo addirittura che, insieme ai Mondiali Antirazzisti, sia una delle manifestazioni sportive che maggiormente rispecchiano lo spirito Uisp. Qui infatti c'è divertimento, sport, socialità, impegno civico, competitività non esasperata: quindi c'è la Uisp. Per questo da un po' di tempo stiamo provando a esportare la formula di Basket d'a…mare in un'altra località della costa adriatica, ad esempio in Puglia, e su altre due dalla parte tirrenica. Credo - prosegue Gollini - che tutta la Lega pallacanestro Uisp dovrebbe cominciare a pensare di organizzare meno finali nazionali e più tornei di questo tipo. Solo che il lavoro culturale da sostenere per far passare un'idea simile non è semplice né scontato".

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